Vista la grande differenza di impedenza tra un osso ed un tessuto, con l’ecografia non è possibile vedere dietro di esso. Anche zone di aria o gas (Z piccolo) fanno “ombra”, per via di una riflessione totale.Il tempo impiegato dall’onda nel percorso di andata, riflessione e ritorno viene fornito al computer, che calcola la profondità da cui è giunta l’eco, ossia della superficie o del punto di discontinuità dell’impedenza acustica, indice di ecostruttura dei tessuti disomogenea. Si possono così individuare le dimensioni dei vari organi e delle loro pareti, ed eventuali zone ipoecogene (con scarso riflesso del segnale ecografico) o iperecogene (con una riflettanza maggiore) all’interno o all’esterno dei vari organi.Sostanzialmente un ecografo è costituito da tre parti:una sonda che trasmette e riceve il segnaleun sistema elettronico che:pilota il trasduttore genera l’impulso di trasmissionericeve l’eco di ritorno alla sondatratta il segnale ricevutoun sistema di visualizzazioneNel caso di un settoriale meccanico (singolo cristallo o anulare) la scansione viene data tramite un sistema di ingranaggi che fa oscillare il cristallo di un settore (normalmente 90°). Durante l’oscillazione il cristallo viene eccitato con una certa tempistica, in maniera da inviare gli impulsi ultrasonori, ricevere gli echi di ritorno e quindi permettere di creare l’immagine ultrasonora all’interno del campo di vista. ecografia-via-cassia-la-storta-1713